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Federica, i simboli PCS e tante nuove parole


Avete presente il detto napoletano "nu paccher pa fa parlà e cento pa fa stà zitt” (in italiano "uno schiaffo per farla parlare e cento per farla stare zitta")? Beh, sembra che calzi proprio a pennello su Federica!


Dal punto di vista del linguaggio, le sue carenze messe in evidenza all'inizio del percorso ABA si stanno colmando velocemente. Gli esercizi fatti con le terapiste della Fondazione Peppino Scoppa sono sorretti da una naturale curiosità e da un carattere espansivo, nonchè dall'inizio della scuola dell'infazia che comporta un'interazione costante con i suoi coetanei.

Ogni giorno Fede ci sorprende con nuove parole entrate nel suo vocabolario, con la capacità di denominare gli oggetti che la circondano e con i primi tentativi di abbozzare autonomamente delle frasi per comunicare emozioni o richiedere qualcosa.

Il lavoro che sta facendo si base sul sistema PCS. Acronimo di Picture Communication Symbols, i PCS sono semplici pittogrammi, disegni quindi semplici e di facile interpretazione, usati nell'ambito della Comunicazione Aumentativa e Alternativa e volti a aumentare e migliore la comunicazione funzionale e come scambio sociale. Il sistema si compone di tanti piccoli step, tutti basati sull'uso di immagini per favorire un corretto uso del linguaggio.

Dallo scambio fisico (una tessera su cui è disegnato un oggetto, da porgere alla terapista quando ne fa richiesta) alla denominazione fino alla costruzione della frase: prima grazie al rinforzo, poi esclusivamente per il piacere di "giocare" con la sua terapista, Federica sta costruendo il suo linguaggio e sta imparando a espolare autonomamente le possibilità che questo tipo di comunicazione le regala.

Superate le tessere iniziali con le quali ha lavorato sulla semplice denominazione, ora Federica sta imparando a costruire delle frasi tramite piccole storie illustrate: i tre porcellini la accompagnano alla scoperta di tante nuove parole, storie e avventure.

E' bello vederla seduta sul pavimento a indicare con il dito un oggetto sui suoi adorati libri, dirne il nome a voce altissima (è molto teatrale!) e poi voltare la pagina in modo deciso!

E' interessante sentirla cantare (ininterrottamente) le canzoni imparate a scuola!

E' emozionante vederla lanciarsi tra le braccia del papà e dirgli "mi sei mancato!".


PS: E' stato bello, qualche settimana fa, poter dedicare l'ora di Parent Training alla costruzione delle tessere usate da Federica durante la terapia per i suoi esercizi con i PCS.

Guidata da una delle terapiste, ho colorato tanti piccoli animaletti usando i pastelli (che probabilmente non toccavo da secoli, forse dalle elementari) immaginando Federica dire "lumaca", "gallina" oppure "elefante".

Quando si parla di ABA, "entrare nel gioco" è inevitabile ma questa volta toccare con mano è stato ancora più dolce e piacevole del solito e ringrazio ogni giorno chi mi regala la possibilità di essere così partecipe del percorso terapeutico delle mie figlie.

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