Ma...m...ma!
Il linguaggio, punto cruciale dell'intervento terapapeutico su Alessandra e Federica, è una delle carenze più evidenti delle bambine. Quello che al parco fa esclamare al coetaneo curioso "ma è ancora piccola, perchè non parla?!?" e lanciare le mamme in rassicuranti "vedrai, all'improssivo parlano", non si sa sulla base di quale esperienza o diagnosi improvvisata tra scivolo e altalena.
Federica sta facendo passi da gigante. Adora le canzoni e canta le sue preferite scandendo le parole a modo suo (è piuttosto intonata, tra le altre cose!). Ama gli animali e ha imparato nomi e versi di ciascuno. Ogni occasione è buona per imparare un nuovo termine e ripeterlo. Siamo sulla buona strada, credo.
Alessandra. Alessandra non parla. Dopo una lallazione continua e congrua all'età anagrafica e dopo aver detto qualche volta "mamma" prima del compimento di 1 anno, Alessandra si è zittita e non ha sviluppato il lunguaggio né per comunicare bisogni né per socializzare.
Alla Fondazione Peppino Scoppa, il centro di riabilitazione presso il quale le bambine seguono il percorso ABA, la logopedista lavora con lei anche sulla parola.
Ho assistito a degli esercizi in cui Ale veniva stimolata a dire le sillabe che compongono la parola "mamma" ed è stato molto sorprendente e commovente sentire la sua vocina anche se meccanica e non funzionale.
E poi, novità delle ultime settimane, Alessandra ha iniziato a dire "mamma" di sua spontanea volontà, non solo al centro ma soprattutto a casa o in altri contesti familiari e, cosa più importante, ha iniziato a dirlo per chiamare me.
Prende la mia mano e dice "ma..m..ma" quando vuole mangiare: in questo caso mi dirige verso i fornelli o al frigorifero. Insomma, pronuncia la parola in modo appropriato. Certo, non scandisce benissimo e non osa andare oltre...ma per il momento ci accontentiamo!
Ora lo so che ogni volta che un bambino dice "mamma" è uno sciogliersi in lacrime di gioia di parenti e amici. La prima parola è sempre motivo di entusiasmo, orgoglio e commozione. Ma per me, per noi, sentirlo da Alessandra (3 anni compiuti e una diagnosi di disturbo dello spettro autistico) non è cosa da poco.
Questo è quanto: ora bisogna concentrarsi su altre parole e sull'uso funzionale del linguaggio. Sembra niente, chissà quanto ci vorrà ma la pazienza e la perseveranza fanno parte del pacchetto.
Questo è senza dubbio il più inutile post della storia dei blog di tutti i tempi, ma...mamma!