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L'ABA va a scuola


Ci siamo!

Sembrava impossibile fino a poco tempo fa (ripenso ancora con angoscia al periodo della rincorsa alla prescrizione) e invece è successo. Stamattina, una delle terapiste della Fondazione Peppino Scoppa che segue Alessandra nel suo percorso ABA si è recata a scuola per 3 ore (come da prescrizione) per lavorare con lei insieme al corpo insegnanti della scuola scuola dell'infanzia che frequenta.

Per noi questo rappresenta un ulteriore piccolo ma importante tassello nella crescita della funzionalità di Alessandra.

L'ABA a scuola vuol dire innanzitutto rispettare uno dei principi cardine di questa scienza e cioè quello che io, da mamma un po' sbrigativa, chiamo il "martellamento". Lavorare tutti insieme - centro, famiglia e scuola - sugli stessi obiettivi e compiti vuol dire ridurre i tempi di apprendimento.

Inoltre, l'affiacamento delle insegnanti (di sostegno e non) da parte della terapista ABA vuol dire dare loro la possibilità di conoscere meglio l'universo di Alessandra. Il suo modo di apprendere. Gli esercizi a cui si dedica quando non è a scuola. Le possibilità che ha se indirizzata adeguatamente. Gli obiettivi su cui sta lavorando.

Sembra poco ma non lo è.

Tutto ciò è oggi possibile perchè ci sono state sin da subito apertura, comprensione e disponibilità da parte della scuola che ha non solo recepito le indicazioni dell'Asl in merito al percorso terapeutico di Alessandra, ma si è adoperata in modo tempestivo e professionale affinchè il suo programma potesse essere messo in atto in maniera serena e proficua anche a scuola.

Questo sembra scontato, ma non lo è.

Il Secondo Circolo Didattico di Gragnano merita un plauso e un ringraziamento da parte mia. Glielo rivolgo da genitore e anche da cittadina di questa Italia che va uno schifo su troppi fronti, ma a volte funziona proprio perchè ci sono persone che si impegnano con professionalità e passione affinchè le cose vadano come devono andare.

Si era capito che sono un soggetto ansioso? Ovviamente lo scenario che mi prefiguravo prima dell'inizio della scuola dell'infanzia da parte di Alessandra e di Federica era catastrofico, invece nei colloqui con la Dirigente Scolastica e con le insegnanti mi sono trovata di fronte a persone competenti, professionali e desiderose di far parte del percorso terapeutico di Alessandra.

Mi sento, ci sentiamo molto fortunati in questo: affidare i proprio figli (che sia alla scuola, a un centro di riabilitazione) non è facile e farlo alla presenza di un percorso che devia dalla "normalità" lo è di più.

Incrocio le dita!


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