Un mese di ABA: facciamo il punto della situazione
A un mese esatto dall'inizio della terapia, è tempo di un piccolo bilancio.
Ho scelto questa data non solo perchè di per sè ha un valore simbolico ma anche perchè l'allegra famiglia parte per le vacanze estive e quindi il primo mese di ABA coincide anche con una piccola pausa.
Cosa è cambiato nelle nostre vite? Andiamo con ordine.
Ritmi serrati. Forse per una famiglia come la nostra risulta meno evidente (lo stile di vita imposto da due gemelle è già di per sè frenetico e allo stesso tempo strutturato), ma la terapia detta orari e regole di comportamento che hanno ridefinito la nostra abituale tabella di marcia. Credo che il nuovo ritmo sia stato ampiamente metabolizzato e ci siamo dentro alla grande!
All'inizio, ovviamente, è stata dura. L'aspetto più difficile è stato fornire alle bimbe una nuova routine giornaliera che non è solo diversa da quella loro abituale (mattina e pranzo al nido, riposino pomeridiano a casa, parco o altro prima di cena) ma varia anche di giorno in giorno a seconda degli orari della terapia presso il centro di riabilitazione.
Le pupe hanno reagito bene, resettandosi con un'abilità adattativa a dir poco stupefacente ai nuovi orari.
Ci ha molto aiutato il fatto che, quando la terapia coincide con l'orario del pranzo, le bimbe mangino al centro: questo, devo dire, era un aspetto che non avevo voluto prendere in considerazione prima dell'avvio del programma terapeutico per un certo timore (ah, le mamme napoletane!) che l'ambiente non fosse adatto. Ma il team ABA della Fondazione Peppino Scoppa ha messo subito in evidenza come l'aspetto alimentare fosse una parte integrante della terapia: Alessandra, infatti, è stata subito avviata a mangiare a pezzetti e con posate sempre diverse (lei aveva le sue preferite...), Federica invece in autonomia con forchetta e cucchiaio.
Noi genitori (e la santa nonna) sembriamo delle trottole impazzite - il centro di riabilitazione dista circa 10 km da casa, gli orari delle due bambine sono diversi ogni giorno e non sempre coincidono tra loro, oltre all'ABA c'è anche la scuola - ma va bene così. Confesso che un paio di volte mi sono ritrovata in auto (al posto del passeggero, tranquilli!) e mi sia chiesta "dove sto andando?".
Impatto sulle bimbe. Alessandra e Federica sono entrate in un ambiente accogliente, funzionale e minuziosamente costruito intorno alle specifiche esigenze dei piccoli pazienti del reparto. Abituarsi, credo, a trascorrere 3 ore al giorno al centro di riabilitazione è stato facile se non addirittura, per certi versi, piacevole. Scese dall'auto nel parcheggio, corrono verso le scale e ti trascinano letteralmente verso il reparto...stanno bene e sono felici!
Un discorso diverso, invece, è stato l'impatto iniziale con i "doveri" della terapia. Bravissime con le terapiste, le due monelle hanno provato a svincolarsi a casa. Sicuramente con noi genitori e con la nonna c'è un rapporto diverso che "implica" il fatto che con noi si possa osare. Quello che ho notato inizialmente è stato, ad esempio, una maggiore propensione di Federica alla ribellione, il rifiutarsi di eseguire dei compiti che al centro erano fatti in scioltezza e via di questo passo. Piccole cose, ma degne di nota se inscritte all'interno di un cambiamento di comportamento dovuto all'inizio dell'ABA.
Primi risultati. Non sono tardari a veniere. Sembra assurdo e non voglio certo gridare al miracolo, ma un cambiamento di rotta c'è stato e fin da subito.
Alessandra, in particolare, è parsa molto incline all'apprendimento. Un apprendimento forzato, ma che comunque viene recepito e la connette maggiormente all'ambiente circostante.
Federica, le cui abilità erano già sufficientemente sviluppate, sta migliorando il linguaggio e acquisendo autonomia in molti comportamenti.
Step successivi. Un mese è davvero poca cosa rispetto al percorso che ci aspetta (almeno 6 mesi per Federica e chissà quanto per Alessandra), ma rappresenta un passo fondamentale per organizzare gli obiettivi futuri. Perseverare, ecco il nostro programma!
Alessandra, Federica, papà e mamma se ne vanno al mare, ma l'ABA non va mai in ferie...quindi:
COMPITI PER LE VACANZE
Per Federica:
- imparare nuove parole
- mangiare da sola con le posate
- toilet training
Per Alessandra:
- esercitarsi con "prendi" e "metti" con gli anelli impilabili e con il gioco delle palline
- toilet training
- esplorare la sabbia, l'acqua del mare, il prato...
- rompere gli schemi